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Lascia andare lo stato d'allerta!


Viaggi per fuggire da te stesso?

Ci hai provato così tante volte. Hai fatto tanti percorsi, letto tanti libri, ricevuto molti trattamenti, ascoltato innumerevoli consigli, ottenuto un sacco di aiuto da molte parti. Eppure non stai ancora bene come vorresti.

E allora ecco una voce dentro che arriva puntualmente a dirti che è tutto inutile, che sei troppo stanca/o e che hai voglia solo di scomparire per non sentire più nulla. La mente è pronta a fare tutti i suoi calcoli e le sue supposizioni:

“Ah be’ certo, sto così perché mi è successo questo e quest’altro! Per forza che sto male, la mia vita è così difficile! Ci provino gli altri a fare la vita che faccio io e poi mi diranno.”

Oppure (e magari persino contemporaneamente!) ti senti in colpa perché dopotutto non ti manca nulla mentre oggi nel mondo molti esseri umani vivono invece un sacco di disagi.

In realtà la vera causa del tuo malessere non è esterna. E’ un allarme interiore che interviene sempre se solo provi a rilassarti. Si tratta di un vero e proprio stato energetico che per millenni è stato fondamentale per la nostra sopravvivenza come esseri umani, è nel nostro dna, è naturale non riuscire a liberarsene facilmente. Una parte di noi molto profonda è convinta che sia necessario stare in allerta.

Ma in realtà, oggi a che ti serve stare così? Quella paura così utile quando può farti scampare un pericolo, oggi non fa altro che impantanarti e chiuderti alla speranza e al futuro. E’ un impulso che non riesci a sfruttare, perché non hai bisogno di scappare e metterti in salvo, e questo slancio inutilizzato avvelena tutto il tuo sistema. Ti mette fuori uso, non riesci più a vedere il senso del tuo vivere: è venuto a mancare il piacere, fondamentale motore di tutta l’esistenza.

Come fare, allora?

Inizia col prendere coscienza che il tuo è uno stato d'allerta abituale. Sperimenti ansia e paura perché dentro di te persiste l’informazione - e tutto il sistema intorno a te si dà molto da fare per confermarla a livello globale - che se ti rilassi sarai preda di un qualche pericolo.

Respira e riconosci che non c’è niente di cui aver paura, in questo momento: se puoi leggere queste parole è perché non c’è nessuna emergenza, non hai bisogno di scappare.

Puoi sentire che la tua paura è il tuo stato abituale? Lo si può notare da molte piccole cose: una respirazione corta e compressa ne è l’esempio più lampante.

Quando ti rendi conto che di solito provi una paura immotivata, sentirai le tue spalle cedere, i tuoi muscoli rilassarsi, il respiro approfondirsi.

La parte difficile è convincersi che rilassarsi è necessario e non ti esporrà a pericoli. La parte di te in allerta non si fida ma una una volta che ti sarai reso conto di cosa sta succedendo realmente, della paura profonda, inconscia, antica, animale che fa parte di te, il più è fatto. Rilassandoti puoi mettere le basi per fare di più e raggiungere il tuo naturale stato di gioia.

Permettiti di lasciare andare lo stato d'allerta e di approfondire il respiro, e sorridi! E se pensi che non hai nessun motivo per sorridere, pensa che non hai nemmeno nessun motivo per non farlo e che scegliere di star bene, di conoscere la gioia, dipende da te. E’ questa, oggi, la tua sfida maggiore.

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